Care amiche e cari amici,
nella scorsa trasmissione della mia rubrica Parliamo di musica ho annunciato, insieme alla curatrice Luisa Santacesaria, l’inizio di un ciclo monografico dedicato a Luciano Berio in occasione del centenario della nascita.
Se questa ricorrenza ha un grande significato per tutto il panorama culturale e musicale contemporaneo, essa riveste un’importanza ancora maggiore per la Toscana. Oltre che uno dei massimi protagonisti internazionali della musica del secondo Novecento, di cui ha incarnato una delle figure più originali e influenti, Luciano Berio è stato infatti determinante per le vicende artistiche di tante istituzioni del nostro territorio. Basti ricordare la fondazione nel 1987 di Tempo Reale, centro di ricerca, produzione e didattica consacrato al rapporto fra musica e nuove tecnologie; l’impronta decisiva che ha impresso con la sua direzione artistica alla fisionomia dell’Orchestra della Toscana fra il 1983 e il 1986; la progettazione del XLVII Maggio Musicale Fiorentino nel 1984, per più ragioni indimenticabile; l’inaugurazione del Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, che con una composizione di Luciano Berio, Ofanim II, fu tenuto a battesimo; la sua presenza come didatta all’Accademia Musicale Chigiana nel 2000; il legame, anche se sporadico, col Musicus Concentus.
Ma prima di tutto questo, Berio si legò alla Toscana perché vi volle vivere e la elesse a porto sicuro di una frenetica attività internazionale. Dopo anni di esperienze americane e dopo la fine del suo secondo matrimonio, egli nel 1974 acquistò una casa nella campagna di Radicondoli che diventò il suon buen retiro e l’ambiente ideale per la concentrazione creativa. Undici anni più tardi si dotava anche di una dimora fiorentina, ma il suo cuore restò sempre legato al Colombaio di Radicondoli e dal 2003 nel piccolo cimitero di quel paese in provincia di Siena riposa, per sempre.
Le sei trasmissioni intitolate Per Luciano Berio sono state amorevolmente curate da Luisa Santacesaria, ricercatrice e collaboratrice del Centro Studi Luciano Berio di Firenze. A lei e ad Aldo Bennici – che ha preso parte a due capitoli della nostra monografia radiofonica e che fu amico fraterno del grande compositore, con cui è ritratto nella foto – va il ringraziamento sincero di Rete Toscana Classica per questo lavoro, che vi invito ad ascoltare a partire dal 6 ottobre, ogni lunedì alle 18.40.
Alberto Batisti