Care amiche e cari amici,
passate queste calde, troppo calde vacanze, con settembre tutte le nostre rubriche riprendono la loro consueta attività informativa. Dopo la sospensione del mese di agosto, riprende anche il nostro ambizioso progetto Il suono dei secoli, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze e con il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
Il professor Marco Mangani, docente di Musicologia e Storia della Musica all’Università di Firenze, è l’ideatore di questo viaggio nei diversi ambienti dove il glorioso patrimonio musicale dell’Occidente è nato.
La settima trasmissione avrà per ospite un grande specialista di letteratura italiana, Riccardo Bruscagli, emerito dell’Ateneo Fiorentino e curatore, tra i suoi tanti studi di italianistica, anche di un’edizione critica dei canti carnascialeschi fioriti nella Firenze di Lorenzo il Magnifico. Riccardo Bruscagli, dialogando con chi vi scrive, racconterà di quei “suoni perduti”, di quei trionfi e cortei di carnasciale, ma anche del loro specchio in negativo, l’inquietudine spirituale di un’epoca in cui la Riforma protestante stava per spaccare l’unità dei cristiani d’Europa e che ebbe nel Savonarola e nel suo seguito di “piagnoni” uno dei fenomeni più drammatici e significativi, anche in termini di produzione di canti devozionali.
Le corti del Rinascimento, così determinanti per la fioritura musicale del Cinquecento profano, saranno poi oggetto del dialogo tra Marco Mangani e Stefano Lorenzetti, direttore del Conservatorio di Vicenza e autore di importanti studi sulla vita musicale nell’Italia della Rinascenza. Sempre con Marco Mangani, Francesco Rocco Rossi tornerà per parlare della musica prodotta nelle chiese del Cinquecento mentre nella trasmissione successiva Maddalena Bonechi, ancora in colloquio con Marco Mangani, descriverà l’ambiente delle Accademie rinascimentali e di quelle Camerate nelle quali maturò l’idea del teatro musicale, prima radice dell’opera.
Infine, con l’ultima trasmissione di settembre, entreremo nella grande rivoluzione musicale del Seicento, partendo dalle sale principesche e patrizie che fecero da culla alla produzione di tanti lavori vocali e strumentali e che dettero ricetto a illustri maestri. Antonella D’Ovidio, rinomata studiosa del paesaggio musicale seicentesco, ci condurrà insieme a Marco Mangani in quelle camere sonore. Il suono dei secoli va in onda ogni lunedì alle 18.40.
Buon ascolto!
Alberto Batisti