Care amiche e cari amici,
su Rete Toscana Classica approda un nuovo ciclo mensile dedicato alla filosofia. Il colloquio fra le discipline caratterizza da sempre la linea della nostra radio, come ben sapete dall’attenzione che dedichiamo alla letteratura, alle arti figurative, al cinema e al teatro. Curato da Veronica Cavedagna e Verbena Giambastiani, Pensieri urbani ruota intorno all’idea che l’esercizio della filosofia sia in grado di creare le condizioni per un diverso modo di vivere, personale e collettivo. Una filosofia vissuta e praticata, non intesa come puramente intellettuale ma come scelta di un modo di esistere nel mondo. Ogni trasmissione guida alla scoperta di una città significativa per le vicende del pensiero filosofico, con l’intenzione di tracciare una geografia fondata sulle coordinate di diverse voci dell’avventura del pensiero: Martin Heidegger a Meßkirch, Maria Zambrano a Roma, Edmund Husserl a Friburgo, Rudolf Carnap a Los Angeles, Robert Musil a New York, Ludwig Wittgenstein a Vienna. Nella prima parte di ciascuna puntata si darà voce a chi ha sperimentato pratiche filosofiche nei contesti più diversi, dai gruppi aziendali alle realtà scolastiche ed educative, fino all’associazionismo, al mondo del volontariato e del terzo settore. Ogni trasmissione prevede due ospiti in colloquio con le curatrici e una selezione di ascolti musicali, senza barriere di genere, a far da specchio agli argomenti presi in considerazione. Pensieri urbani va in onda il primo giovedì di ogni mese alle 18.40.
Martedì 25 febbraio saremo nuovamente in collegamento diretto con il Teatro Politeama Pratese per un concerto della Camerata strumentale di Prato diretta da Jonathan Webb. Il tenore Mark Milhofer e il giovane cornista Ben Goldscheider (nella foto) saranno i protagonisti della Serenade op. 31 di Benjamin Britten, antologia di testi poetici inglesi consacrati al sonno e alla notte che, da Tennyson a Blake, da Jonson a Keats, il compositore ha rivestito di una magia sonora, vocale e strumentale, con esiti che hanno pochi termini di paragone in tutto il repertorio del Novecento.
Al gioiello di Britten viene accostata una delle pagine più intense di Dimitri Šostakovič, grande amico del compositore britannico, di cui quest’anno ricorrono i cinquant’anni dalla scomparsa. È la Sinfonia da camera op. 110a, trascrizione del Quartetto per archi n. 8 in do minore realizzata da Rudolf Barshai nel 1974, un anno prima della morte di Šostakovič e con la sua approvazione. È un monumento musicale alle vittime della guerra e del fascismo, denso di riferimenti autobiografici alla tragica vicenda di un artista perseguitato dal regime staliniano.
Il concerto si apre col Notturno op. 40 di Antonín Dvořák.
Proseguono, infine, gli appuntamenti con il ciclo Il suono dei secoli ogni lunedì alle 18.40. Gli ospiti che nelle puntate di febbraio dialogheranno con Marco Mangani saranno Daniele Palma, Maurizio Agamennone, Monica Benvenuti e Giulia Sarno.
Buon ascolto di Rete Toscana Classica.
Alberto Batisti