Bernard Haitink dirige Beethoven

20/09 - 15.54

Bernard Haitink dirige la Royal Concertgebouw Orchestra in tre pagine di Ludwig van Beethoven.

In apertura ascoltiamo una delle pagine più dichiaratamente politiche della produzione beethoveniana. Scritta tra il 1809 e il 1810 per Egmont, tragedia di Goethe del 1787, l’Ouverture op. 84 è dedicata al conte di Egmont, nominato da Carlo V governatore delle Fiandre e dell’Arlois, punto di riferimento della resistenza fiamminga contro l’invasore spagnolo. Goethe trovò la musica aderente alla sua poetica.

A seguire la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92, scritta tra il 1811 e il 1812 in una stazione termale boema dove sperava di poter contrastare la sordità che lo stava assalendo. La Sinfonia si articola nei movimenti: Poco sostenuto, vivace – Allegretto – Presto – Allegro con brio. La domina un sentimento gioioso espresso attraverso soluzioni tanto innovative da scandalizzare parte dei contemporanei. Richard Wagner la definì “l’apoteosi della danza. È la danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali”.

Scritta negli stessi anni, la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 si articola nei movimenti: Allegro vivace e con brio – Allegretto scherzando – Tempo di minuetto – Allegro vivace. Dopo tante partiture innovative, qui Beethoven torna ai modi haydniani e mozartiani e ripristina il Minuetto nella forma classica. Dominata da leggerezza e brevità, la “sinfonia piccola” è a tutti gli effetti un’opera della maturità artistica del compositore.

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