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Bernard Haitink dirige la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 e la Serenata n. 2 in la maggiore, op. 16 di Johannes Brahms con la London Symphony Orchestra.
Scritta di getto nel 1877, la Sinfonia n. 2 in re maggiore fu definita “l’ultima sinfonia di Schubert” per il suo carattere melodico e cantabile. Dopo la sua esecuzione si parlò anche di una composizione mozartiana per il nitore dell’orchestrazione. Brahms la definì “una suite di valzer”, “una piccola sinfonia gaia e innocente”.
Brahms aveva 26 anni quando scrisse la Serenata in la maggiore op. 16 a Detmold, dove svolgeva attività di pianista e di direttore del coro presso la corte. Si tratta del primo impatto del musicista con l’orchestra. Un’orchestra da camera senza violini, trombe e tamburi, in cui risaltano viole, fagotti, clarinetti e corni. Di questa Serenata, l’autore scrisse all’amico Joachim: “È un pezzo delizioso. Raramente ho scritto musica con tanto piacere”.
Bernard Haitink ha iniziato la sua carriera nel 1954 con l’Orchestra della radio olandese, e nel 1961 è diventato direttore principale del Concertgebouw, assumendo poi lo stesso incarico nel 1967 alla London Philharmonic, nel 1978 a Glyndebourne, e nel 1987 al Covent Garden di Londra. Il maestro olandese è stato anche direttore principale della Staatskapelle di Dresda dal 2002 al 2004, e della Chicago Symphony Orchestra dal 2006 al 2007. Nel 2007 ‘Musical America’ lo ha nominato ‘Musicista dell’Anno’. E’ anche membro dei Berliner Philharmoniker ed ha al suo attivo una immensa produzione discografica per le etichette Decca e Philips. Oggi novantenne, si è ritirato dal podio nel 2019.