24/10 - 06.00
Apriamo il palinsesto di oggi con un buongiorno wagneriano scandito da tre pagine orchestrali del compositore tedesco. Esegue la Royal Scottish National Orchestra diretta da Neeme Järvi.
Le tre composizioni presentate – Eine Faust-Ouvertüre, i Deux Entr’actes tragiques nella versione da concerto di Henk de Vlieger e la Christoph Columbus Overture – testimoniano la fervida stagione giovanile di Richard Wagner, un laboratorio creativo in cui si delineano i tratti della sua futura rivoluzione musicale.
Composta tra il 1839 e il 1840, l’Eine Faust-Ouvertüre rappresenta uno dei primi tentativi di Wagner di confrontarsi con la grande letteratura tedesca. L’opera, ispirata al Faust di Goethe, non è un’apertura teatrale ma un poema sinfonico ante litteram, nel quale l’autore elabora una drammaturgia puramente orchestrale. L’uso ciclico dei temi, l’intensità cromatica e la tensione armonica anticipano la scrittura più matura dei Meistersinger e del Tristano.
I Deux Entr’actes tragiques, nella versione da concerto realizzata da Henk de Vlieger, sono ricavati da abbozzi wagneriani destinati a un progetto teatrale incompiuto, poi rielaborati dal musicologo olandese con raffinata sensibilità filologica. De Vlieger restituisce al pubblico il suono di un Wagner ancora in formazione, sospeso tra l’eredità del romanticismo tedesco e la ricerca di un linguaggio orchestrale autonomo.
Chiude il trittico la Christoph Columbus Overture (1835), tra i primi esperimenti sinfonici di Wagner. Scritta a Magdeburgo, è un brano giovanile ma rivelatore della sua ambizione teatrale: un’apertura concepita come viaggio sonoro, dove il tema della scoperta assume un valore simbolico, quasi autobiografico. Le ombre dell’Eroica beethoveniana e i colori rossiniani si intrecciano in un impeto visionario che lascia intravedere il futuro creatore del Ring.