Camille Saint-Saëns fra i palmizi

15/04 - 15.40

Camille Saint-Saëns amava i palmizi del Nord Africa. I viaggi, e i soggiorni, in terre esotiche gli hanno ispirato diverse pagine strumentali, comprese le tre che vi proponiamo oggi.
La prima è Africa, Fantasia per pianoforte e orchestra op. 89 scritta nel 1891, che ascoltiamo nell’esecuzione di Gwendolyn Mok al pianoforte con la London Philharmonic Orchestra diretta da Geoffrey Simon. Come Saint-Saëns stesso ha dichiarato nel 1913, questa fantasia “è fatta di temi africani raccolti qua e là per vari anni; ci sono anche l’inno nazionale della Tunisia e i frammenti di un concerto nato morto. Per molto tempo questi materiali hanno vagato nella mia memoria senza che riuscissi a metterli in ordine, finché un giorno, al Cairo, sono stato preso dall’ispirazione e la composizione ha preso forma facilmente”.
A seguire ascoltiamo Souvenir d’Ismailia op. 100, composta nel 1895, nell’esecuzione del pianista Bernard Ringeissen, e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in fa maggiore op. 103 con Pascal Rogé al pianoforte e la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit. Scritto tra il 1895 e il 1896 a Luxor, questo Concerto detto “Egiziano” accoglie echi di melodie orientali e spagnoleggianti. Dopo vent’anni – il suo Quarto Concerto per pianoforte e orchestra risale al 1875 – Saint-Saëns torna a cimentarsi con questo formato in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario del suo esordio come pianista.

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