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Claudio Abbado dirige due pagine di Franz Schubert – la Sinfonia n. 8 D. 759 e il Gran Duo D. 812 – con la Chamber Orchestra of Europe.
Solo i primi due movimenti dell’Incompiuta – la Sinfonia n. 8 in si minore D. 759 – sono completi, mentre del terzo rimane un abbozzo. Nonostante questo, l’ottava Sinfonia si proietta oltre Beethoven sia nella dinamica umorale sia nello svincolarsi dalla coerenza strutturale per valorizzare l’autonomia di melodia, armonia e timbro.
Nel 1824, due anni dopo aver cominciato l’Incompiuta, Schubert scrive la Sonata in do maggiore per pianoforte a quattro mani, detta Grand Duo in do maggiore D. 812, che ascoltiamo nell’orchestrazione di Joseph Joachim. A indurre l’orchestrazione fu un’osservazione di Robert Schumann sulla Sonata: “Non riesco a spiegarmi questo lavoro se non come un pezzo orchestrale (…). In questo pezzo possiamo sentir cantare gli archi e i fiati, troviamo i ‘tutti’, i passaggi solistici e il rullo dei tamburi”.