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Considerato uno dei maggiori violinisti del 20esimo secolo, Nathan Milstein è nato nel 1904 a Odessa e ha studiato con Leopold Auer a San Pietroburgo. La fama internazionale è arrivata suonando in duo col pianista Vladimir Horowitz. Nel 1942 ha preso la cittadinanza statunitense. La sua lunga carriera si è conclusa solo dopo gli ottant’anni per la frattura a una mano. È morto a Londra nel 1992.
Lo ascoltiamo in un concerto che ne mette in luce la straordinaria duttilità. Capace di passare dal Barocco al Novecento, Nathan Milstein interpreta in apertura la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte, op. 2 n. 2 di Antonio Vivaldi con Eugenio Bagnoli al pianoforte. A seguire la Partita n. 1 in si minore per violino solo, BWV 1002 di Johann Sebastian Bach. È poi la volta della celebre Sonata n. 9 in la maggiore per violino e pianoforte, op. 47 “Kreutzer” di Ludwig van Beethoven ancora con Eugenio Bagnoli al pianoforte. In chiusura il Concerto in la minore per violino e orchestra, op. 82 di Alexander Glazunov sempre con il fido Bagnoli.