18/03 - 19.54
Ascoltiamo due esempi dello stile pianistico maturo di Leoš Janáček – Nella nebbia e Sonata I.X.1905 “Dalla strada” – nell’interpretazione di Davide Cabassi.
In apertura troviamo il breve ciclo Nella nebbia del 1912. La partitura si articola in quattro parti: Andante, Molto adagio, Andantino e Presto. Spesso accostato all’impressionismo di Debussy, questo ciclo è attraversato “da rapidi cambiamenti di umore, da frammentazioni metriche e spezzature armoniche, da volate sospese sul nulla e tuttavia tendenti a far emergere barlumi di canto sotto forma di brevi, insistiti incisi melodici e di contrappunti sghembi, screziati”, come ricordava Sergio Sablich.
A seguire la Sonata I.X.1905 “Dalla strada”, ispirata a un fatto di cronaca: la morte di un operaio a Brno nel corso di una manifestazione per l’apertura di un’università ceca. Il musicista moravo la scrisse di getto in tre movimenti ma eliminò il terzo prima dell’esecuzione. Poi gettò anche lo spartito dei primi due movimenti nella Moldava. Solo nel 1924 si è potuto pubblicarli grazie alla copia fatta dalla pianista Ludmila Tuckova. Il primo movimento è intitolato Presentimento e il secondo Morte. Si tratta del lavoro più ampio di Janàcek per pianoforte.