In tarda mattinata vi proponiamo due Sinfonie di Franz Joseph Haydn nell’esecuzione dell’Orchestre National de la Radiodiffusion Française diretta da Igor Markevitch un una registrazione del 1955.

Tra le ultime dodici London Symphonies, scritte tra il 1791 e il 1795, abbiamo scelto per voi le Sinfonie n. 101 e 102, che appartengono al secondo soggiorno londinese di Haydn e testimoniano il vertice della sua scrittura sinfonica. Concepite per le grandi sale da concerto della capitale inglese, uniscono brillantezza teatrale e profondità strutturale, incarnando la maturità dello stile classico preso a modello da Beethoven e dalle generazioni successive..

La Sinfonia n. 101 “La pendola” deve il suo soprannome al secondo movimento, in cui il regolare accompagnamento ostinato degli archi ricorda l’oscillare di un orologio. Ma oltre l’effetto descrittivo, l’opera rivela la sapienza haydniana nell’integrare invenzione timbrica, dinamiche contrastanti e costruzione tematica coerente. L’energia del primo movimento e la vitalità dello Scherzo mostrano come Haydn sappia trasformare materiali semplici in complesse architetture di tensione e sorpresa.

La meno nota Sinfonia n. 102  è considerata da molti studiosi uno dei vertici assoluti dell’ultima produzione sinfonica di Haydn. L’Adagio iniziale introduce con gravità un Allegro ricco di slancio drammatico, mentre il secondo movimento (Adagio) raggiunge un lirismo intimo. Lo Scherzo e il Finale, con la loro energia propulsiva e la padronanza del contrappunto, confermano la capacità di Haydn di fondere rigore costruttivo e brillantezza spettacolare.