12/05 - 12.40
Eugen Jochum dirige due Sinfonie di Johannes Brahms – la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 e la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90 – dal podio della London Philharmonic Orchestra.
In apertura ascoltiamo la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73, scritta di getto nel 1877 a poco più di un anno dalla presentazione al pubblico della Sinfonia n. 1. Definita “l’ultima sinfonia di Schubert” per il suo carattere melodico e cantabile, è stata anche etichettata come una composizione mozartiana per il nitore dell’orchestrazione. Brahms la definì “una suite di valzer”, “una piccola sinfonia gaia e innocente”. La partitura si articola in quattro movimenti: Allegro non troppo – Adagio non troppo – Allegretto grazioso. Presto ma non assai – Allegro con spirito.
La penultima sinfonia del compositore tedesco arriva nel 1883, dopo sei anni dalla seconda. Come ha scritto Walter Niemann, “malgrado la drammaticità e l’ardore veramente eroico e virile, la sua parola ultima e definitiva è di saggezza e di serena rassegnazione. E questa è espressa con tale sincerità, e la forma musicale di cui si riveste raggiunge effetti di così alta commozione, da indurci ad affermare che essa è la composizione più tipica, più personale e più importante di Brahms”. La partitura si articola in quattro movimenti: Allegro con brio – Andante – Poco allegretto – Allegro.