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Negli ultimi anni della sua lunga carriera, Wand limitò il suo repertorio alle sinfonie di Mozart, Beethoven, Brahms, Schubert e Bruckner, compositore che non aveva mai diretto nei suoi primi 60 anni di vita e che considerava “il più importante sinfonista dopo Beethoven”. E proprio all’interpretazione delle sinfonie di Bruckner è particolarmente legata la fama di Wand. Ascoltiamo quindi la sua interpretazione della Sinfonia n. 4 in mi bemolle maggiore “Romantica” del compositore austriaco nell’esecuzione della Nhk Symphony Orchestra.
Tra tutte le sinfonie scritte da Bruckner, la Quarta è l’unica ad avere un titolo. Le didascalie, previste dall’autore ma non riportate in partitura, evocano, insieme ad alcuni aspetti naturalistici, richiami di ispirazione storico-letteraria che vanno da Tieck a Hoffmann, da Novalis a Wagner. Ci accompagnano in questo itinerario immaginario le parole di Giacomo Manzoni: “Nelle partiture sinfoniche di Bruckner il tempo a volte sembra arrestarsi nella contemplazione, come se volesse tornare all’armonia della natura, all’infinita armonia dell’universo: (…) tutto si fonde in un vasto affresco sonoro dove non c’è più lotta ma solo adorazione e fede, olocausto di gioie e di dolore umani all’Ente supremo”.