18/06 - 12.40
Il Leonhard Consort esegue tre concerti di Johann Sebastian Bach.
In apertura ascoltiamo il Concerto in fa maggiore per cembalo, due flauti diritti e archi, BWV 1057. Frans Brüggen e Jeanette van Wingerden sono ai flauti diritti mentre Gustav Leonhardt è al cembalo e alla direzione.
Trascrizione del Concerto brandeburghese n. 4 BWV 1049, questo concerto per clavicembalo prevede l’uso di due flauti solisti. Nel primo movimento il clavicembalo espone il materiale tematico, a cui rispondono, in forma di eco, i due flauti. Il clavicembalo svolge in larga parte il ruolo che in origine era del violino, ma assume anche il materiale del trio formato dal violino e dai due flauti nel movimento lento, espone materiale nuovo e realizza il basso continuo. Il movimento centrale è costituito da un cantabile in cui il clavicembalo propone la linea melodica, ripresa poi dall’orchestra. L’allegro conclusivo è strutturato in forma di fuga, interrotta a metà da una cadenza virtuosistica del clavicembalo.
A seguire il Concerto in re minore per cembalo, oboe, archi e basso continuo BWV 1057 con Cees van der Kraan all’oboe e Gustav Leonhardt al cembalo e alla direzione. Si tratta di una ricostruzione elaborata seguendo le nove battute rimaste dello spartito originale. Per la ricostruzione gli studiosi si sono basati sulla cantata Geist und Seele wird verwirret BWV 35. Il frammento di partenza ripropone infatti le prime battute della sinfonia di apertura della cantata.
In chiusura il Concerto in re minore per tre cembali e orchestra BWV 1063 con Anneke Uittenbosch e Alan Curtis ai cembali e Gustav Leonhardt ancora una volta al cembalo e alla direzione. Il musicologo Arnold Schering ha ipotizzato che questo concerto derivi da una composizione per tre violini. Ma studi più recenti hanno accreditato un’altra tesi: la base per questa trascrizione sarebbe un concerto per violino, flauto e oboe andato perduto. Questa ipotesi appare confermata dal ruolo minore rivestito dal secondo e dal terzo clavicembalo rispetto al primo.