19/10 - 18.14
Vi proponiamo il Capriccio italiano op. 45 di Piotr Ilijč Čajkovskij nell’esecuzione della Philharmonia Orchestra diretta da Seiji Ozawa in una registrazione del 1972.
Composto nel 1880 e presentato a Mosca nello stesso anno sotto la direzione dell’autore, il Capriccio italiano nasce da un soggiorno a Roma, dove il compositore trovò – come lui stesso ha scritto – una fonte inesauribile di “colori, suoni e vitalità popolare”. Ne scaturisce una partitura di brillantezza orchestrale e vivacità ritmica, costruita su motivi folklorici italiani, canti di strada e frammenti di fanfare militari.
Sotto l’apparente leggerezza del titolo, il Capriccio italien rivela un disegno tematico coeso, dominato dal gusto per la variazione e per il colore timbrico. Čajkovskij vi esercita un controllo sapiente delle masse orchestrali – dagli squilli delle trombe ai lirismi degli archi – che anticipa le sue grandi pagine sinfoniche successive. Siamo di fronte a una delle più compiute sintesi del “pittoricismo” tardo-romantico, in cui l’esotismo mediterraneo diventa metafora di una gioia filtrata dalla nostalgia.