02/11 - 06.00
Stamani apriamo la programmazione con il Concerto in sol maggiore K. 41 per pianoforte e orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart nell’esecuzione della English Chamber Orchestra, solista e direttore Murray Perahia.
Composto a Londra nel 1765, durante un soggiorno in Inghilterra, il Concerto in sol maggiore K. 41 è una delle prime prove concertanti del giovanissimo Wolfgang, che aveva appena nove anni. L’opera, spesso trascurata in favore dei grandi concerti viennesi, riveste un interesse particolare sia sul piano storico sia su quello stilistico: rappresenta infatti un documento prezioso del processo di formazione del linguaggio concertistico mozartiano.
Il concerto si colloca nel solco del modello galante e sinfonico di metà Settecento, con chiari riferimenti a Johann Christian Bach, che Mozart aveva conosciuto e ammirato a Londra. L’orchestrazione è semplice – archi con oboi e corni – e il dialogo tra solista e orchestra appare ancora schematico, privo della dialettica drammatica che caratterizzerà i concerti maturi. Tuttavia, già si intravedono tratti distintivi dello stile mozartiano: la chiarezza formale, la naturale cantabilità delle linee melodiche e una precoce sensibilità armonica.
Sebbene oggi venga raramente eseguito, il K. 41 testimonia il passaggio dal concerto barocco al nuovo concerto classico, in cui il pianoforte comincia ad affermarsi come protagonista espressivo. È un’opera di apprendistato, ma anche una sorprendente anticipazione del genio che, pochi anni dopo, avrebbe ridefinito i confini del genere.