21/10 - 14.11
In apertura del nostro pomeriggio vi proponiamo la Sinfonia n. 7 in do maggiore “Il meriggio” di Franz Joseph Haydn con la Philharmonia Hungarica diretta da Antal Dorati.
Composta nel 1761, questa pagina appartiene al primo gruppo delle cosiddette “sinfonie del giorno” – Le matin, Le midi, Le soir – scritte da Haydn nei primi mesi del suo servizio presso la corte degli Esterházy. Al suo debutto in una posizione di prestigio, le tre sinfonie testimoniano un linguaggio già sorprendentemente personale, capace di fondere la tradizione sinfonica italiana e lo stile concertante viennese in una forma unitaria e teatrale.
Ne Il meriggio Haydn esplora l’interazione solistica fra gli strumenti, trasformando la sinfonia in un vero e proprio concerto grosso moderno. Il ruolo del violino, del violoncello, del flauto e dell’oboe emerge con rilievo virtuosistico, in un dialogo continuo che rompe la gerarchia tradizionale dell’orchestra.
Il primo movimento si apre con una solenne introduzione lenta, quasi oratoria, che conduce a un Allegro di slancio teatrale; l’Adagio centrale offre un lirismo intimo mentre il Finale (Allegro) ribadisce, con energia danzante, la vitalità tipica del primo Haydn.