In ricordo di Claudio Abbado

30/06 - 10.40

Stamani ricordiamo Claudio Abbado, il grande direttore d’orchestra scomparso sei anni fa a ottant’anni. Lo facciamo con un’antologia che riunisce cinque brani di altrettanti autori compresi tra la fine dell’Ottocento e la seconda metà del Novecento. L’ascolto si apre con i Nocturnes di Claude Debussy – trittico sinfonico per coro femminile e orchestra composto da Nuages, Fétes e Sirènes – scritti tra il 1897 e il 1899. A seguire la Pavane pour une infante défunte di Maurice Ravel nella versione orchestrale del 1910. Entrambi i brani sono eseguiti dalla Boston Symphony Orchestra con il New England Conservatory Chorus per il trittico di Debussy. Del 1924 è invece il poco conosciuto Concerto per violino e orchestra op. 12 di Kurt Weill che Abbado, qui sul podio della Mahler Chamber Orchestra, propone con il violino solista di Kolja Blacher. Torniamo appena qualche anno indietro per il Poema dell’estasi op. 54, composto da Alexander Scriabin tra il 1905 e il 1907. Lo esegue ancora la Boston Symphony Orchestra. Sono invece i Wiener Philharmoniker gli esecutori di Atmospheres per grande orchestra che Gyorgy Ligeti scrive nel 1961. Un pezzo in cui il compositore ungherese utilizza una scrittura che lui stesso definisce “micropolifonica”.

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