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Jörg Demus, il pianista austriaco scomparso il 16 aprile 2019 a novant’anni, esegue due pagine di César Franck in una registrazione del 1952. Si tratta di Preludio, corale e fuga e Preludio, aria e finale.
Figlio di uno storico dell’arte e di una violinista, Jörg Demus comincia a studiare il pianoforte a sei anni per poi iscriversi al conservatorio di Vienna quando ne ha undici. Debutta nella Brahms-Saal ancora studente a quattordici anni e a diciassette si diploma. In seguito si perfeziona con Yves Nat, Walter Gieseking, Wilhelm Kempff, Edwin Fischer e Arturo Benedetti Michelangeli.
Vince il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano nel 1956. Nel corso della sua lunga carriera affianca all’attività concertistica quella pedagogica. Pubblica nel 1967 una raccolta di saggi intitolata Avventure dell’interpretazione. Nel 1970 cura, assieme all’altro pianista austriaco Paul Badura-Skoda, un’analisi delle 32 sonate di Beethoven. Inoltre compone musica da camera e musica pianistica.
La sua discografia conta oltre 350 incisioni, molte delle quali premiate dalla critica. Il suo repertorio predilige i classici tedeschi, da Bach a Schumann, e alcuni compositori francesi come Franck e Debussy, di cui ha inciso l’integrale pianistica.