Le campane di Sergej Rachmaninov

22/05 - 19.37

Sergej Rachmaninov scrisse Le campane nel 1913 sul testo del poema omonimo (The bells) di Edgar Allan Poe nella traduzione in russo del poeta simbolista Konstantin Dmitrievič Bal’mont. Questa sinfonia corale si articola in quattro movimenti che scandiscono altrettante stagioni della vita: campane d’argento per la nascita, campane d’oro per le nozze, campane di bronzo per il terrore e campane di ferro per la morte. “Il suono delle campane – scrisse Rachmaninov – si sente in tutte le città russe che ho conosciuto (…). Accompagnano ogni russo dalla culla alla tomba e un compositore non può sottrarsi alla loro influenza (…). Per tutta la vita ho ascoltato con piacere il loro scampanio dalle melodie e dai caratteri più diversi, dal gioioso tintinnio al mesto rintocco funebre. Ogni russo porta in sé l’amore per le campane (…). Se nelle mie opere sono riuscito a far vibrare le campane di emozioni umane è perché ho trascorso gran parte della vita tra le vibrazioni degli scampanii a Mosca”.

La partitura è dedicata al direttore d’orchestra olandese Willem Mengelberg e all’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam. Ed è proprio da questa orchestra, diretta da Vladimir Ashkenazy in una registrazione del 1984, che ascoltiamo Le campane. Dal Coro dell’Orchestra del Concertgebouw si staccano le voci soliste del soprano Natalia Troitskaya, del tenore Ryszard Karczykowski e del baritono Tom Krause.

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