20/10 - 20.30
In prima serata ascoltiamo due Sinfonie di Ludwig van Beethoven nell’esecuzione dei Wiener Philharmoniker diretti da Leonard Bernstein.
In apertura troviamo la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92, scritta tra il 1811 e il 1812 in una stazione termale boema dove Beethoven sperava di poter contrastare la sordità che lo stava assalendo. La Sinfonia si articola nei movimenti: Poco sostenuto, vivace – Allegretto – Presto – Allegro con brio. La domina un sentimento gioioso espresso attraverso soluzioni tanto innovative da scandalizzare parte dei contemporanei. Richard Wagner la definì “l’apoteosi della danza. È la danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali”.
A seguire la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93, composta nel 1812 e spesso definita “la sorella minore” della Sinfonia n. 7. Quasi in un ritorno consapevole ai modelli di Haydn e Mozart, il compositore sceglie una forma quasi cameristica, dove il gioco tematico e la manipolazione dei dettagli ritmici diventano protagonisti assoluti. Il secondo movimento, un Allegretto scherzando, è spesso interpretato come un umoristico omaggio al metronomo di Johann Nepomuk Maelzel. Il Tempo di Menuetto recupera la grazia del Settecento solo per deformarla con accenti imprevedibili e un trio di sorprendente modernità armonica, mentre il finale (Allegro vivace) si impone come un esercizio di energia centrifuga, quasi anticipando il vitalismo della Nona.