09/06 - 07.22
Leonard Bernstein dirige la New York Philharmonic Orchestra in pagine da La sposa venduta e da La mia patria di Bedřich Smetana.
Da La sposa venduta ascoltiamo l’Ouverture e Tre danze. Come ha sottolineato Sergio Martinotti, in quest’opera comica composta nel 1870 su libretto di Karel Sabina “più dei personaggi divertenti e pittoreschi o degli episodi umoristici (ereditati da tradizioni italiane e francesi), sono ancora le traduzioni immediate dell’anima popolare – cori di contadini, descrizione di musicisti girovaghi di villaggio, danze rustiche quali la polka e il furiant, accenti marziali – a rappresentare il fondo più genuino capace di vitalizzare l’opera”.
Da La mia patria ascoltiamo La Moldava, la pagina più nota, che celebra il fiume nazionale per eccellenza. Come ha scritto Sergio Sablich, il ciclo di sei poemi sinfonici intitolato La mia patria è “ancora oggi un testo capitale per il riconoscimento di un’identità boema, linguistica e culturale. Per quanto ognuna delle sei pagine abbia un’autonomia e un riferimento a sé stante (e dunque possa essere eseguita anche da sola), è soltanto dal ciclo completo – sorta di inno in sei quadri idealmente complementari in lode di un’immaginaria geografia e storia nazionale – che si ricava compiutamente la vastità e l’unità di fondo della concezione di Smetana”.