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Nata nel 1897, la pianista francese Marcelle Meyer si è dedicata soprattutto alla musica a lei contemporanea, Stravinskij compreso. Al fianco di Claude Debussy ha interpretato per la prima volta i Preludes. Poi, dopo la prematura scomparsa del compositore stringe amicizia con il Gruppo dei sei. Si lega artisticamente a Francis Poulenc, di cui esegue la première della Sonata per pianoforte a quattro mani. Trasferitasi a Roma alla fine degli anni ’20 collabora con diversi compositori italiani, tra i quali Luigi Dallapiccola, Goffredo Petrassi e Alfredo Casella. La sua attenzione va però anche al passato, alla scoperta di un repertorio barocco allora assai poco frequentato, passando da François Couperin a Jean-Philippe Rameau, da Domenico Scarlatti a Johann Sebastian Bach, per poi arrivare fino a Mozart e Schubert. Non poteva mancare nel suo repertorio Igor Stravinskij, sia quello più “contemporaneo”, ispirato dal jazz, sia quello cosiddetto neoclassico. Così l’ascoltiamo in Ragtime, Piano Rag Music, Sérénade e Sonate.