08/06 - 15.40
L’omaggio a Gustav Mahler che proponiamo oggi pomeriggio va dall’alfa all’omega della produzione sinfonica del compositore austriaco. Un arco che parte dalla Sinfonia n. 1 in re maggiore per chiudersi con Das Lied von der Erde.
La Prima Sinfonia ebbe una gestazione lunga e complessa, articolata in tre versioni. La prima è del 1888, la seconda del 1893 e la terza del 1896. Mahler definì la seconda versione “Titano”. Si trattava di un poema sinfonico diviso in due parti. La prima parte – intitolata Dai giorni di gioventù: fiori, frutti e spine – era formata dai primi tre movimenti. La seconda – intitolata Comoedia humana – dagli ultimi due movimenti. I cinque movimenti a loro volta erano intitolati: Primavera senza fine – Blumine (movimento in seguito soppresso) – A vele spiegate – In difficoltà! – Dall’inferno al paradiso. La ascoltiamo nell’esecuzione della Royal Concertgebouw Orchestra diretta da Bruno Walter.
D’altro canto Das Lied von der Erde è definita da Mahler una “sinfonia per contralto, tenore e orchestra”. Composta tra il 1908 e il 1909, ed eseguita per la prima volta nel 1911 a Monaco di Baviera, segna la conclusione della parabola creativa dell’autore, il suo testamento musicale. La ascoltiamo sempre nell’esecuzione della Royal Concertgebouw Orchestra diretta stavolta da Carl Schuricht. Le voci soliste sono del mezzosoprano Kerstin Thorborg e del tenore Carl Martin Oehman.