24/05 - 12.40
Otto Klemperer dirige la Philharmonia Orchestra in due tra le pagine più celebri firmate da Felix Mendelssohn-Bartholdy.
In apertura ascoltiamo la Sinfonia n. 3 in la minore, op. 56 “Scozzese”. La prima idea per questa sinfonia nacque nel 1829 a Edimburgo fra le rovine della cappella dove era stata incoronata Maria Stuarda. La partitura definitiva avrebbe visto la luce solo tredici anni anni dopo. Lontana da qualunque intenzione descrittiva o folclorista, la sinfonia evoca piuttosto impressioni e atmosfere di viaggio. Non a caso l’autore prese le distanze dalla musica popolare scozzese, di cui peraltro si ritrovano echi nella composizione.
A seguire Sogno di una notte di mezza estate, Ouverture, op. 21 e musiche di scena, op. 61 con il soprano Heather Harper, il mezzosoprano Janet Baker e il Philharmonia Chorus. Quello delle musiche di scena è un genere diffuso soprattutto nel primo Ottocento, spesso considerato occasionale e privo di ambizioni. Mendelssohn compose queste musiche per la commedia shakespeariana nel pieno della maturità recuperando l’Ouverture che aveva scritto a diciassette anni.