28/03 - 18.40
Pierre Boulez dirige Pétrouchka, scene burlesche in quattro quadri di Igor Stravinskij nella versione originale del 1911. Si tratta del secondo tassello di un trittico ispirato alla tradizione russa – commissionato da Diaghilev per i Balletti Russi – aperto da L’uccello di fuoco e completato da La sagra della primavera. Riguardo alla genesi di questa pagina, Stravinskij ricorda che nel 1910, durante la stesura de La sagra della primavera, compose un pezzo per pianoforte e orchestra in cui lo strumento solista evocava “un burattino scatenato che, con le sue diaboliche cascate di arpeggi, esaspera la pazienza dell’orchestra, la quale a sua volta gli replica con minacciose fanfare. Ne segue una terribile zuffa che, giunta al suo parossismo, si conclude con l’accasciarsi doloroso e lamentevole del povero burattino”. Così il pensiero del compositore corse a Pétrouchka, il burattino malinconico e attaccabrighe del teatro popolare russo. Fu Djagilev a suggerire a Stravinskij di sviluppare il brano per un nuovo balletto.
Esegue la Cleveland Orchestra in una registrazione del 1991.