08/10 - 20.30
Una nuova prospettiva per lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi. Ce la propone Le Concert de l’Hostel Dieu diretto da Franck-Emmanuel Conte, impegnato anche all’organo.
Comte ha trovato un manoscritto insolito, in cui, a parte alcune piccole modifiche nelle parti strumentali, la seconda parte di voce solista è affidata a un baritono (senza dubbio a causa della scomparsa dei castrati), mentre le fughe e il verso O quam tristis sono disposti a cinque voci. Ne risulta una dimensione completamente nuova per teatralità ed enfasi drammatica.
Ma quel che più attira l’attenzione sono le interpolazioni con materiali appartenenti alla tradizione popolare. Si va dallo Stabat Mater d’Ostuni, polifonia tradizionale napoletana, alla canzone Donna Isabella. E ancora si passa da un Miserere della polifonia tradizionale napoletana a tre diverse tarantelle: A cantina, La Cicerenella e una tarantella strumentale.