Dopo la Sonata op.111 e il grande edificio delle Variazioni Diabelli, Beethoven non ha ancora detto la sua ultima parola relativamente al pianoforte. Dopo la giovanile raccolta dell’op.33, Beethoven torna inaspettatamente alla forma “minore” della bagatella con due raccolte: la prima, Undici nuove Bagatelle, op.119, che comprende anche piccoli brani di epoche precedenti; la seconda, Sei Bagatelle, op.126, più interessanti perchè concepite come un piccolo ciclo. L’ultimo ascolto sarà però dedicato alla gigantesca costruzione della Grande Fuga, fedele trascrizione originale di Beethoven per pianoforte a 4 mani della omonima composizione per quartetto d’archi, concepita in un primo momento come movimento conclusivo del Quartetto per archi op.130.