Filosofie dell’Esercizio – Edmund Husserl

Data: 03/07/2025

Prima parte: Intervista a Luca Mori. Studiando la storia della filosofia non si incontrano soltanto ardite e complesse costruzioni teoriche: ci sono anche pratiche ed esercizi concepiti per espandere i confini del pensiero, per trasformare i modi ordinari di vedere le cose e per “cambiare” se stessi e la realtà. È quindi possibile concepire la storia della filosofia come un repertorio di esercizi e pratiche ancora attuali. A questi esercizi è dedicata una collana delle Edizioni ETS di Pisa, denominata “Filosofie dell’esercizio”, ma essi sono stati ideati per vivere anche fuori dai libri. Lo dimostrano quasi vent’anni di esperienze di “filosofia in pratica”, con bambini, adolescenti e adulti, realizzate da Luca Mori in giro per l’Italia, partendo dalla Toscana.

Seconda parte: Il filosofo in città: Edmund Husserl. Relatrice: Roberta Lanfredini. Città: Friburgo. Freiburg è una delle città più antiche della Germania nel cuore pulsante della Foresta Nera. Husserl vi giunse nel 1916, all’età di 57 anni, per occupare la cattedra del neokantiano Heinrich Rickert e vi portò il vento nuovo della fenomenologia. Nella città si può passeggiare sulle orme di Husserl; si può vedere la sua casa al numero 40 di Lorettostraße dove abitò per più di vent’anni, dal 1916 fino a quando fu costretto ad abbandonarla a causa delle leggi nazionalsocialiste circa un anno prima di morire; si può visitare la sua tomba di famiglia nel cimitero di Günterstal e inciampare nelle pietre dedicate ad Edmund e alla moglie Malvine. A Husserl fu risparmiato un destino terribile dalla morte che lo colse a Friburgo, nel 1938, con le SS alla porta di casa pronte a deportarlo. La sua vita fu austeramente dedicata a una filosofia rigorosa dell’esperienza e a una nuova idea di umanesimo. Ma il mondo in quegli anni era travolto dal vento accecante del nazismo. A partire dal 1933 Husserl perderà, in quanto ebreo, la nazionalità tedesca. Gli fu interdetto l’accesso alla biblioteca. E a firmare l’editto fu colui che aveva designato come suo successore alla cattedra di Friburgo, eletto proprio in quell’anno Rettore dell’Università: Martin Heidegger.

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