Città: Firenze
Luogo: Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino annuncia la prossima stagione 2026 e l’88esima edizione del Festival del Maggio Musicale: dodici titoli d’opera – in un arco temporale dal barocco al contemporaneo, con una nuova commissione – due cicli sinfonici diretti dal direttore musicale Daniele Gatti, numerosi concerti sinfonici e sinfonico-corali con diverse presenze di Zubin Mehta che nel 2026 festeggerà i suoi novant’anni, due balletti e gli spettacoli per le famiglie e le scuole.
Sei le tipologie di abbonamento offerte al pubblico; i rinnovi possono essere effettuati a partire dal 7 luglio 2025.
I nuovi abbonamenti sono in vendita a partire dal 15 luglio 2025. I biglietti per i singoli spettacoli sono in vendita a partire dall’8 settembre 2025.
Tosca, Pagliacci in dittico con Cavalleria Rusticana, Il castello di Barbablù in dittico con La voix humaine, The Death of Klinghoffer – titolo inaugurale del Festival – Un ballo in maschera, Giulio Cesare, Wozzeck, Romanzo criminale, Simon Boccanegra, Les contes d’Hoffmann sono i titoli d’opera che compongono la stagione lirica e il Festival.
“Dodici titoli, dodici mondi. La nuova stagione d’opera del Maggio Musicale Fiorentino – dice il sovrintendente Carlo Fuortes – è un viaggio nel tempo, nella società e nell’anima umana. Un intreccio forte di storie che parlano di tutti noi: amori impossibili, solitudini, violenze, rivolte, sogni infranti e desideri che resistono. L’opera, qui, non è solo patrimonio da custodire: è materia viva, che brucia ed emoziona”.
I direttori impegnati sul podio in questo “viaggio tra mito e realtà” sono Michele Gamba, Riccardo Frizza, Martin Rajna, Lawrence Renes, Emmanuel Tjeknavorian, Gianluca Capuano, Thomas Guggeis, Nicola Piovani, James Conlon e Kent Nagano. Nomi, alcuni, di nuove affermazioni della direzione d’orchestra, giovani talenti che già oggi segnano comunque il futuro della musica, accanto a direttori acclamati e più acclarati del podio internazionale, capaci di rinnovare la grande tradizione operistica con autorevolezza e sensibilità.
A rendere questa stagione un grande affresco scenico contribuisce un parterre di registi tra i più interessanti e visionari del panorama internazionale: Robert Carsen, Claus Guth, Deborah Warner, Valentina Carrasco, Àlex Ollé (La Fura dels Baus), Davide Livermore, Massimo Popolizio e Laurent Pelly.
La regia della nuova produzione di The Death of Klinghoffer sarà a cura di Luca Guadagnino. “Le loro letture porteranno in scena mondi estetici diversi ma certamente di grande interesse ed emozione, tra classicità reinventata, radicalità visiva, precisione psicologica e impatto cinematografico” commenta il sovrintendente.
Il versante sinfonico e sinfonico corale mette in cartellone il ciclo dedicato alle nove sinfonie di Ludwig van Beethoven e il ciclo dedicato a Felix Mendelssohn che sono affidati a Daniele Gatti, direttore musicale del Maggio, ruolo che assumerà ufficialmente a partire dal Festival. “Gatti offrirà al pubblico – continua Fuortes – due percorsi sinfonici di grande respiro: l’integrale delle Sinfonie di Beethoven, vera colonna vertebrale della musica occidentale, e un ciclo dedicato a Felix Mendelssohn, con tutte le sinfonie e l’oratorio Elias, restituendo la pienezza spirituale e intellettuale di un autore ancora poco esplorato nei teatri d’opera italiani; e qui mi fa particolare piacere di ricordare oltre alla nostra smagliante Orchestra uno dei protagonisti di questi cicli, presente in tre concerti, in quasi tutte le opere, e in molti dei concerti della stagione: il mirabile Coro del Maggio, diretto da Lorenzo Fratini”.
Nel corso della stagione concertistica, molto ricca, con decine di appuntamenti sono previsti i più grandi direttori d’orchestra della scena internazionale a partire da Zubin Mehta, direttore onorario a vita del Maggio, che proporrà ben cinque programmi musicali tra cui un concerto particolarmente simbolico che il maestro dirigerà il 29 aprile, proprio nel giorno del suo 90esimo compleanno che ha deciso di festeggiare al Maggio e a Firenze. Sul podio del Teatrodel Maggio saliranno Myung-Whun Chung, Philippe Jordan (con Beatrice Rana al pianoforte), Gianandrea Noseda, Teodor Currentzis alla guida della musicAeterna Orchestra, Michele Mariotti (con Andrea Lucchesini al pianoforte), Daniele Rustioni, Diego Ceretta (con Benedetto Lupo al pianoforte e l’Orchestra della Toscana), Thomas Guggeis, Tomàs Netopil, Dmitry Sinkovski, Aziz Shokhakimov (con
Alexandra Dovgan al pianoforte), Christophe Rousset. Inoltre i recital di canto di Jessica Pratt (sul podio Christopher Franklin), Asmik Grigorian (al pianoforte Lukas Geniušas), Francesco Meli e Luca Salsi (al pianoforte Nelson Calzi); due concerti con la voce di Drusilla Foer (sul podio per il primo Salvatore Percacciolo e Timothy Brock nel secondo), e il concerto di Natale del 6 dicembre con il Coro di Voci bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Sara Matteucci.
Due gli spettacoli di balletto: Zakharova &Repin in Pas de deux for toes and fingers e il ritorno di Roberto Bolle; gli appuntamenti di “C’è musica e Musica” giunto alla terza edizione dedicati alle famiglie e le scuole con 6 appuntamenti (4 alla domenica e 2 di sabato) lo spettacolo di Venti lucenti firmato da Manu Lalli, La danza delle maschere, che sarà ispirato al “Ballo in maschera” opera in programmazione nel corso della Stagione 2026.
“Una programmazione – ha concluso Fuortes – che è un invito a vivere l’opera e la musica come esperienza totale: spettacolo, riflessione, emozione, rito. Un percorso artistico che unisce passato e futuro, dove le voci antiche e quelle contemporanee si confrontano e si sfidano perché il Maggio vuole essere casa dell’opera viva: non museo, ma luogo di ricerca, narrazione e visione”.
Nella foto l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino in un’opera di Gianluigi Toccafondo.