La 26esima edizione di MetJazz, in programma a Prato dall’8 maggio al 14 giugno, punta sulla musica made in Italy. Il curatore Stefano Zenni, ha scelto musicisti nostrani non troppo noti o che non godono ancora dell’attenzione che meritano. Articolato come al solito in due sezioni – official e off – il programma prevede concerti, conferenze e presentazioni di libri.

La sezione official

Si comincia lunedì 10 maggio al Teatro Metastasio alle ore 19 con No Land’s del pugliese Matteo Bortone. Cresciuto musicalmente tra Italia e Francia, Bortone si muove tra jazz acustico ed elettronica, con groove di estrazione funky, jazz e noise. Con lui al contrabbasso, basso elettrico e elettronica, sul palco anche Julien Pontvianne (sax e clarinetti), Francesco Diodati (chitarre), Enrico Zanisi (tastiere) e Ariel Tessier (batteria).

Per lunedì 31 maggio al Teatro Metastasio alle ore 19 è in programma una doppia esibizione.
Apre il pianoforte del mantovano Andrea Goretti, che mescola un retroterra radicato nella musica sperimentale del XX secolo – tra Cage, Feldman e Scelsi – con il jazz e l’improvvisazione.
A seguire il Filippo Vignato Trio, apprezzato per i groove funky, la spregiudicatezza fonica (con molta elettronica) e la libertà improvvisativa. Vignato si esibisce con trombone ed effetti a fianco del pianista e tastierista francese Enzo Carniel e del batterista ungherese Attila Gyárfás.

Anche lunedì 7 giugno al Teatro Metastasio alle ore 19 sono previste due esibizioni in sequenza.
La prima vede protagonista la clarinettista dell’oristanese Zoe Pia, strumentista classica che fonde jazz e musica tradizionale sarda. Con lei Roberto De Nittis (pianoforte, tastiere, toy piano), Glauco Benedetti (basso tuba), Sebastian Mannutza (batteria, violino).
A seguire, il sax tenore di Giovanni Benvenuti si affianca al pianoforte di Giacomo Dal Pra, al contrabbasso di Francesco Pierotti e alla batteria di Dario Rossi nel nuovo progetto Paolina e l’androide.

Lunedì 14 giugno al Teatro Metastasio alle ore 19 un doppio concerto in collaborazione con Musicus Concentus Firenze.
Apre la serata Lapsus Lumine feat. Vincenzo Vasi – Lapsus a Schema Libero, trio vocale con contrabbasso. Ispirandosi al lavoro del compositore e scrittore Moondog, il gruppo reinventa testi preesistenti giocando con suoni e ritmi. Con Vincenzo Vasi, mago dei rumori e degli effetti, ogni brano diventa un un indovinello.
A seguire MAT – Allulli Diodati Baron, tre giovani romani schierati con sax, chitarra, batteria e un approccio da jazz contemporaneo.

La sezione off

Stefano Zenni tiene una conferenza su Alessandro Giachero, a cui è dedicata questa 26esima edizione di MetJazz, sabato 8 maggio alle ore 19 nella Scuola di musica Verdi.

Francesco Martinelli presenta il libro Dexter Gordon. Sophisticated Giant di Maxine Gordon sabato 15 maggio alle ore 17.30 nella Biblioteca Lazzerini.

Si intitola Phylum il concerto con Nazareno Caputo al vibrafono, Ferdinando Romano al contrabbasso e Mattia Galeotti alla batteria in cartellone sabato 22 maggio alle ore 19 nella Scuola di musica Verdi.

Sempre la Scuola di musica Verdi ospita, sabato 29 maggio alle ore 19, Elisa Mini in Beyond the line. La accompagnano il trombone di Federico Pierantoni, il Fender Rhodes di Manuel Magrini, il contrabbasso e basso elettrico di Francesco Pierotti e la batteria di Bernardo Guerra.

Infine, sabato 12 giugno alle ore 19 ancora nella Scuola di musica Verdi, Bruno Tommaso presenta il libro La scuola che sognavo. La musica come bene comune, il jazz come dialogo.

Il ritratto di Zoe Pia è di Roberto Cifarelli.