Alberto Cantù

ALBERTO CANTÙ, nato a Genova nel 1950 e morto a Milano nel 2021, è stato un musicologo, giornalista e docente di Storia della musica al Conservatorio di Como. Dal 1976 al 2006 è stato critico musicale per “il Giornale”. Studioso delle fasi storico-estetiche del violino e di drammaturgia musicale, ha fatto parte del comitato scientifico dell’Istituto di studi paganiniani di Genova. Ha curato l’edizione critica dei 24 Capricci e 60 Variazioni sul Barucabà di Nicolò Paganini, compositore a cui ha dedicato due libri: I 24 Capricci e i 6 Concerti di Paganini e Le opere di Paganini (in collaborazione con Danilo Prefumo). Ha inoltre pubblicato, per Zecchini Editore tra il 2006 e il 2009, tre ritratti dedicati ad altrettanti grandi violinisti del Novecento. Il primo è Yehudi Menuhin. L’Orfeo tragico, seguito da Jascha Heifetz. L’imperatore solo e da David Oistrakh. Lo splendore della coerenza.

Programmi di Alberto Cantù

David Oistrakh: una vita tra arte e politica

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