Il pianista ucraino Vadym Kholodenko è l’ospite d’onore del concerto tenuto dall’Orchestra della Toscana al Teatro Verdi di Firenze il 6 aprile 2022. Sul podio Andrea Battistoni per una serata in bilico tra Romanticismo e Novecento storico, tra pagine di Casella, Rachmaninov, Martucci e Stravinskij. Un viaggio musicale nella Ville Lumière e nella Belle Epoque per celebrare il Novecento e quella straordinaria stagione di progresso e prosperità che fu l’inizio del secolo.

Con il balletto L’uccello di fuoco Igor Stravinskij si presentò alla ribalta parigina nel 1910. Sempre per la danza – e in omaggio alla figlioletta – Alfredo Casella scrisse nel 1940 il Divertimento per Fulvia.
Tre anni prima Sergej Rachmaninov scriveva invece la celebre Rapsodia su un tema di Paganini. Il modello è il trascendentale virtuosismo violinistico dei Capricci paganiniani. Virtuosismo con cui si misura Vadym Kholodenko, uno dei pianisti musicalmente più dinamici e tecnicamente dotati della sua generazione, vincitore nove anni fa del Concorso Van Cliburn. Il suo ultimo disco solista per l’etichetta Harmonia Mundi, con opere di Scriabin, ha vinto il prestigioso Diapason d’Or.
Completa il programma il Notturno scritto nel 1901 da Giuseppe Martucci.

Il ritratto di Vadym Kholodenko è di Jean-Baptiste-Millot.