Rachmaninov è il protagonista di Acciaio nelle mani, oro nel cuore, nuovo ciclo dedicato al compositore russo nel 150esimo anniversario della sua nascita. Curato da Francesco Dilaghi, il ciclo ripercorre tutta la parabola artistica di Rachmaninov, a partire dagli anni giovanili con la prima formazione musicale in famiglia. Negli anni della prima adolescenza il suo riferimento principale sarà Nikolaj Zverev, maestro severo e generoso ma anche dispotico, grazie al quale fa la conoscenza, fra gli altri, di Caikovskij, da allora per lui oggetto di devota ammirazione. In seguito, dopo la rottura con Zverev, sarà suo cugino, Aleksander Siloti, suo maestro e sostegno nell’ultima fase degli studi accademici. Fin da questa prima fase, accanto al pianoforte (dove spicca il Primo Concerto), Rachmaninov si cimenta con vari generi: dall’orchestra, alla musica vocale da camera, fino alla prima opera teatrale, Aleko