Apriamo il pomeriggio con un’antologia verdiana che spazia tra sinfonie, ouverture e arie d’opera, passando dai titoli meno frequentati a quelli più noti. L’ascolto si apre con la sinfonia da Il finto Stanislao, seconda opera lirica di Giuseppe Verdi, melodramma giocoso scritto nel 1840. La esegue l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti. A seguire la voce di Maria Callas in Liberamente or piangi da Attila (1846), tratta dalla tragedia Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner. L’Orchestra del Théâtre National de l’Opéra di Parigi è diretta da Nicola Rescigno. Passiamo poi alla sinfonia da La battaglia di Legnano (1849), ispirata a La Bataille de Toulouse di Joseph Méry con ancora Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra Filarmonica della Scala. Si prosegue con Tutto parea sorridere da Il Corsaro (1948), tratto dall’omonima novella in versi di George Byron. La interpreta il tenore Vittorio Grigolo con l’Orchestra del Teatro Regio di Parma diretta da Pier Giorgio Morandi. Il soprano Renata Scotto dà poi voce a È strano – Ah forse è lui – Sempre libera degg’io da La Traviata (1853), dal dramma La signora delle camelie di Alexandre Dumas. Manno Wolf-Ferrari dirige la Philharmonia Orchestra. Quasi in chiusura ascoltiamo l’ouverture de I vespri siciliani, scritta nel 1855 su libretto di Eugène Scribe e Charles Duveyrier. La London Symphony Orchestra è diretta da Claudio Abbado. Infine Placido Domingo canta Se quel guerrier io fossi – Celeste Aida da Aida con Riccardo Muti sul podio della New Philharmonia Orchestra.