14/06 - 20.30
Clemens Krauss dirige due pagine di Beethoven: la Cantata in morte dell’imperatore Giuseppe II e la Fantasia corale in do minore.
Scritta nel 1790 per celebrare la scomparsa del sovrano illuminista, la partitura per soli, coro e orchestra è andata perduta ed è stata ritrovata nei primi anni dell’Ottocento. La prima esecuzione pubblica è avvenuta solo nel 1880 a Vienna. La ascoltiamo con le voci soliste del soprano Ilona Steingruber e del baritono Alfred Poell con il Coro accademico da camera.
È invece del 1808 la Fantasia corale in do minore per pianoforte e orchestra op. 80 che ascoltiamo con Friedrich Wuehrer al pianoforte. Già in gioventù Beethoven pensava di musicare An die Freude, l’ode di Schiller che ritroviamo nel finale corale della Nona Sinfonia. In questa prospettiva la Fantasia corale prefigura una sorta di “prova generale” della Nona Sinfonia sia perché il tema del coro finale ricorda la “melodia della gioia” sia perché il testo di Christoph Kuffner evoca anch’esso il tema della fratellanza universale.
Nato nel 1893 a Vienna, Krauss è stato attivo soprattutto come direttore d’opera. Dal 1929 al 1934 ha diretto la Wiener Staatsoper. Nel 1930 ha assunto la guida dei Wiener Philharmoniker. Nel 1937 è diventato intendente all’Opera di Stato della Baviera. È morto a Città del Messico nel 1954 lasciando poche incisioni.