Concerto del Danish String Quartet

09/06 - 10.40

Il Danish String Quartet nasce dall’incontro tra Rune Tonsgaard Sørensen, Frederik Øland e Asbjørn Nørgaard ancora bambini. Suonano infatti per la prima volta musica da camera insieme in un campo estivo di musica. Nel 2001 Tim Frederiksen della Royal Academy of Music di Copenhagen diventa mentore e insegnante principale del quartetto. “All’improvviso, all’età di 15 e 16 anni, eravamo un quartetto d’archi. È successo tutto così in fretta che nessuno di noi sembrava notare la transizione”, hanno dichiarati i tre solisti. Nel 2006 realizzano le prime registrazioni – dei quartetti di Carl Nielsen – come Young Danish String Quartet. Nel 2008 il violoncellista norvegese Fredrik Schøyen Sjölin si è unito al quartetto. Nei loro concerti intrecciano repertorio classico, musica contemporanea e folk.
Vi proponiamo la loro interpretazione di due pagine di Ludwig van Beethoven e di Johannes Brahms.
Di Beethoven ascoltiamo il primo quartetto che ha composto – il Quartetto in fa maggiore, op. 18 n. 1 – noto soprattutto per l’Adagio, pagina patetica e appassionata per la quale il compositore avrebbe pensato alla scena shakespeariana di Giulietta e Romeo presso la tomba.
I quartetti di Beethoven sono per Brahms un modello tanto amato da impedirgli di misurarsi con questo formato fino ai quarant’anni. Lo testimonia il suo secondo quartetto scritto, insieme al primo, nel 1873: il Quartetto in la minore op. 51 n. 2. Lirica senza essere intimistica, questa pagina è sostenuta da un’architettura compositiva in cui ogni dettaglio è minuziosamente soppesato dall’autore.

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