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Ghennadi Rozhdestvensky dirige l’Orchestra sinfonica del Ministero della Cultura dell’Urss in due pagine di Piotr Ilijč Čajkovskij.
In apertura ascoltiamo Francesca da Rimini, Fantasia sinfonica da Dante op. 32 scritta nel 1876. Il critico musicale Henry Laroche suggerì a Čajkovskij di scrivere un’opera sull’episodio di Paolo e Francesca, ma l’autore preferì seguire l’indicazione di suo fratello Modest, orientandosi verso un poema sinfonico. La prima esecuzione, il 9 marzo 1877 a Mosca con la direzione di Nicolai Rubinstein, riscosse immediato successo.
A seguire la Serenata in do maggiore per archi op. 48 composta nel 1880. Una pagina rappresentativa della crisi creativa che Čajkovskij attraversò dal 1877 al 1885, periodo del matrimonio con una sua ex allieva, Antonina Miljukova. Il richiamo ai toni della Quarta suite, detta “mozartiana”, e il suo carattere disimpegnato la fanno sembrare un omaggio al classicismo.