Gidon Kremer interpreta Nicolò Paganini con i Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti. Il grande violinista lettone si misura con il Concerto per violino e orchestra n. 4 in re minore e con la Sonata Varsavia.

Nel 1828 Niccolò Paganini è impegnato in una lunga tournée europea che lo porta a Vienna, Praga e Varsavia. In seguito suonerà in Germania e negli anni seguenti a Parigi e in Inghilterra. La tournée europea costringe il violinista-compositore ad ampliare il suo repertorio. Da questa esigenza nasce il Concerto per violino e orchestra n. 4 in re minore . Nel 1830 Paganini annuncia in una lettera a un amico il completamento della partitura, eseguita il 26 aprile a Francoforte. Nel Novecento il Concerto n. 4 è stato riproposto solo nel 1957 da Arthur Grumiaux, che ha riunito la parte solistica e quella orchestrale, tramandata separatamente. Nel 1829 Paganini compone anche la Sonata Varsavia, variazioni su una mazurca di Józef Elsner.

Pur se ancorati al modello del concerto classico, i concerti di Paganini diventano a loro volta un modello per i giovani romantici, Schumann in testa. Il virtuosismo diventa metafora di una tensione verso il superamento di limiti preesistenti e di affermazione della personalità del singolo.