Il violinista russo Boris Belkin, oggi settantacinquenne, è il protagonista del ritratto di oggi dedicato ai grandi interpreti. Ancora studente si è distinto in Unione Sovietica partecipando a numerosi concerti con le orchestre più illustri, tanto da meritarsi nel 1973 il primo premio al Concorso Nazionale Sovietico per violinisti. Quando le autorità non gli permisero di andare a Genova per partecipare al Concorso Paganini decise di espatriare. Così fece domanda per emigrare in Israele. Nel 1974 riuscì ad abbandonare l’Unione Sovietica e si stabilì in Belgio. Dal 1974, dunque, si è esibito con le maggiori orchestre di tutto il mondo.

Lo ascoltiamo dapprima nel Concerto per violino e orchestra n. 2 in sol minore op. 63 di Sergej Prokof’ev con la Tonhalle Orchester di Zurigo diretta da Michael Stern. E a seguire nel Concerto per violino e orchestra in la minore op. 82 di Alexander Glazunov con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Junichi Hirokami.