Grandi interpreti: Rudolf Serkin

29/05 - 16.48

Tra i grandi interpreti del secolo scorso troviamo Rudolf Serkin, nato nel 1903 a Cheb, in Boemia, da una famiglia ebrea di origine russa. Stabilitosi a Vienna a nove anni, è stato un enfant prodige, debuttando con l’Orchestra filarmonica di Vienna nel 1915. Studiò pianoforte con Richard Robert e composizione con Joseph Marx e Arnold Schönberg. Per questo Serkin può essere definito austriaco pur essendo ebreo-russo e avendo passato gran parte della vita in giro per il mondo. Naturalizzato statunitense, è morto a Guildford, in Vermont, nel 1991. La sua formazione e la sua cultura, permeate dalla tradizione viennese, l’hanno portato a uno studio particolareggiato delle partiture, restituite con stile asciutto, tutto volto alla comprensione degli autori, schivo da ogni protagonismo esecutivo.
Questo pomeriggio lo ascoltiamo in due pagine per pianoforte e orchestra. La prima è la Fantasia in do minore per pianoforte, coro e orchestra op. 80 di Ludwig van Beethoven con il Westminster Choir e la New York Phliharmonic Orchestra diretti da Leonard Bernstein. A seguire Burleske per pianoforte e orchestra in re minore di Richard Strauss con la Philadelphia Orchestra diretta da Eugene Ormandy.

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