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Il grande interprete di oggi è Yefim Bronfman. Il pianista russo-israeliano esegue il Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra op. 18 di Sergej Rachmaninov e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Béla Bartók. Esa-Pekka Salonen dirige la Philharmonia Orchestra nel concerto di Rachmaninov e la Los Angeles Philharmonic Orchestra in quello di Bartók.
Yefim Bronfman nasce a Tashkent, in Unione Sovietica, nel 1973. Si trasferisce con la famiglia in Israele dove studia con Arie Vardi alla Rubin Academy of Music di Tel Aviv. Si perfeziona negli Stati Uniti alla Juilliard School, a Marlboro e al Curtis Institute di Philadelphia con Rudolf Firkusny, Leon Fleisher e Rudolf Serkin.
Debutta nel 1975 con Zubin Mehta e la Montreal Symphony Orchestra. Nel 1991 torna in Russia, suo paese d’origine, per una serie di concerti con Isaac Stern. Nello stesso anno si aggiudica l’Avery Fisher Prize, uno dei maggiori onori attribuiti ad artisti americani, e nel 2010 riceve il Jean Gimbel Lane Prize.
Collabora con le Orchestre Filarmoniche di Vienna, New York, Los Angeles, Cleveland e Philadelphia, oltre che del Mariinskij. È ospite dei maggiori festival europei e americani. I recital lo vedono protagonista nelle più importanti sale da concerto. Un’intensa attività cameristica lo vede anche al fianco di Martha Argerich, Magdalena Kožená, Pinchas Zukerman e molti altri.