Il mito di Orfeo secondo Charpentier

08/09 - 16.33

Il mito di Orfeo secondo Marc-Antoine Charpentier è il tema di questo ascolto pomeridiano. William Christie dirige Les Arts Florissants ne La Descente d’Orphée aux Enfers del compositore barocco francese.

Si tratta di un’opera da camera incompleta in due atti composta probabilmente all’inizio del 1686 ed eseguita nello stesso anno. Lo stesso Charpentier ha cantato il ruolo principale, affiancato da musicisti della Mademoiselle de Guise e da membri del piccolo ensemble del Delfino. È stata l’ultima apparizione di Charpentier con questo ensemble.

Il libretto, di autore anonimo, è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. Secondo il musicologo Hugh Wiley Hitchcock Charpentier potrebbe aver programmato e composto un terzo atto conclusivo.

L’opera non dev’essere confusa con l’omonima cantata per tre voci maschili, due violini, flauto dolce, flauto e basso continuo, composta in precedenza da Charpentier.

Patricia Petibon dà vove a Dafne e a Enone, Monique Zanetti a Proserpina, Katalin Karolyi ad Aretusa, Sophie Daneman a Euridice, Paul Agnew a Orfeo, Jean-François Gardeil ad Apollo e a Tizio, Steve Dugardin a Issione, François Piolino a Tantalo e Fernand Bernardi a Plutone.

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