23/11 - 23.13
Il pluripremiato pianista marsigliese Jacques Rouvier interpreta i Dodici Studi scritti da Claude Debussy nel 1915. L’ultima opera pianistica del compositore francese inizialmente non incontrò, a differenza dei Preludi, il favore della critica. Per trovare valutazioni del tutto positive bisognerà aspettare gli anni ’70. Negli anni ’50, invece, con l’affermarsi della cosiddetta Nuova Musica, gli Studi entrano nel repertorio concertistico.
Dedicati “Alla memoria di Frédéric Chopin”, gli Studi furono composti mentre Debussy preparava una revisione delle opere di Chopin. Stilisticamente sono opere molto composite, che vanno dal radicalismo al citazionismo in una sorta di catalogo sonoro di una civiltà già sepolta. La raccolta segna il definitivo passaggio dall’estetica dell’espressione a quella dell’oggetto, in cui ogni brano evoca memorie storiche e non più significati simbolici.