James Levine dirige Gustav Mahler

06/09 - 20.30

James Levine dirige Gustav Mahler. Il direttore statunitense, assistente di Georg Szell alla Cleveland Orchestra, è stato direttore musicale della Metropolitan Opera di New York dal 1976 fino al 2017. Nonostante il suo costante impegno con il Metropolitan e con altre orchestre americane, prima su tutte la Boston Symphony Orchestra, Levine è stato anche direttore dei Münchner Philharmoniker dal 1999 al 2004. Ed è con loro che ha inciso la Sinfonia n. 9 di Gustav Mahler.

 

L’ultima sinfonia completata da Mahler nel 1909 è dominata dal tema della morte. Così ne scriveva Alban Berg in una delle Lettere alla moglie nel 1912: “Ho suonato di nuovo la Nona di Mahler. Il primo movimento è la cosa più Splendida che Mahler abbia scritto. È l’espressione di un amore inaudito per questa terra, del desiderio di vivere in pace e di poter godere fino in fondo la natura, in tutta la sua profondità, prima che giunga la morte. Perché essa arriverà inesorabilmente.

L’intera frase è impostata sul presentimento della morte, che riemerge in continuazione. Ogni sogno terreno culmina in questo (e da qui nascono quei passaggi che irrompono con impeto sempre nuovo dopo i passi più delicati), e con più forza naturalmente in quel passo incredibile dove il presentimento diviene certezza e dove la morte si annuncia “con forza inaudita” nella più profonda e più dolorosa gioia di vivere.

E poi il lugubre assolo del violino e della viola e le melodie cavalleresche: la morte nella corazza! Contro tutto ciò non c’è più resistenza! Ciò che segue ora sembra quasi rassegnazione. Sempre con il pensiero all'”aldilà”, che  in quel passo “misterioso” appare come nell’aria sottile – al di sopra delle montagne – sì, proprio come in quello spazio (l’etere) dove l’aria si rarefà.

E di nuovo, per l’ultima volta, Mahler si rivolge alla terra – non più alle lotte e alle gesta, che egli allontana da sé (come già – nel Lied von der Erde, con i passaggi che percorrono mordenti versi il basso la scala cromatica), ma si rivolge ormai completamente alla natura. Vuole godere, ancora finché gli è possibile, tutti i tesori che la terra gli offre! Lontano da ogni contrarietà, nell’aria libera e sottile del Semmerin, vuole costruirsi una casa per godere questa aria, la più pura di questa terra; con respiri sempre più profondi perché questo cuore, il più splendido che mai abbia pulsato tra gli uomini, possa espandersi sempre di più, prima di dover cessare di battere”.

x

Iscriviti alla mailing list di RTC

Per rimanere sempre aggiornati sui contenuti indediti, i palinsesti, i programmi le novità e i nuovi servizi di RTC, iscriviti alla nostra newsletter.

Consento al trattamento, alla conservazione ed alla comunicazione dei miei dati personali con le modalità e gli scopi specificati nella Politica sulla privacy

Ascolta la Radio in Streaming