La musica di Francis Poulenc

03/01 - 22.52

Dedichiamo la seconda serata alla musica di Francis Poulenc, di cui vi proponiamo tre pagine partendo da Aubade su soggetto di Jean Cocteau.

Concerto coreografico per pianoforte e diciotto strumenti, Aubade rievoca nel 1929 la scena mitologica del bagno di Diana. La partitura neoclassica, articolata in dieci quadri, cita nel titolo la composizione, vocale o strumentale, che nel 1400 veniva eseguita all’alba. La ascoltiamo nell’esecuzione dell’Orchestra della Società dei Concerti del Conservatorio di Parigi diretta da Georges Prêtre con Gabriel  Tacchino al pianoforte.

A seguire Un soir de neige, piccola cantata da camera a sei voci miste o coro a cappella, ispirata alle poesie di Paul Éluard. Scritta durante la seconda guerra mondiale, intorno al Natale 1944, la partitura è dedicata a Marie-Blanche de Polignac. Poulenc le scriveva: “Per il Natale di Marie Blanche. Scusa questa cantata sulla neve, improvvisamente piena di fango”. La ascoltiamo nell’esecuzione di The Sixteen diretti da Harry Christophers.

In chiusura il Concerto in sol minore per organo, archi e timpani scritto da Francis Poulenc tra il 1934 e il 1938 su commissione della Principessa de Polignac. Alla mecenate, il compositore scriveva a proposito del concerto: “Non è il Poulenc divertente del concerto per due pianoforti, più un Poulenc in giro per chiostri, molto stile XV secolo, se le pare”. Lo esegue Maurice Duruflé all’organo con l’Orchestra della Società dei Concerti del Conservatorio di Parigi diretta da Georges Prêtre.

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