La musica di Giovanni Salviucci

30/09 - 10.40

Scopriamo insieme la musica di Giovanni Salviucci, promessa della scena musicale di primo Novecento, nato a Roma nel 1907 e morto nel 1937 di meningite. Allievo di Ernesto Boezi e poi di Ottorino Respighi e Alfredo Casella, Salviucci si ispira soprattutto alla tradizione polifonica studiata con Boezi.
In apertura ascoltiamo la sua ultima partitura: la Serenata per nove strumenti nell’esecuzione del Complesso del Circolo Musicale “Arturo Toscanini” di Torino diretto da Michele Messerklinger. L’organico poco usuale comprende quartetto di legni, quartetto d’archi e tromba. Laprima esecuzione della Serenata avvenne a Venezia l’8 settembre 1937, quattro giorni dopo la morte di Salviucci.
A seguire Alcesti, episodio per coro e orchestra su testo di Euripide tradotto dall’autore. Lo ascoltiamo nell’esecuzione dell’Orchestra Sinfonica e del Coro della Rai di Roma diretti da Gianandrea Gavazzeni. Salviucci isola il sacrificio della protagonista evocato da un coro in cui s’incarna una trama polifonica di grande suggestione.

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