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Dopo il successo della Partita per orchestra nel 1932, Goffredo Petrassi prosegue la sua formazione musicale diplomandosi in organo l’anno successivo. Sempre nel 1933 si dedica alla musica da camera definendo gli elementi fondanti della sua scrittura. Nasce così Introduzione e Allegro per violino e pianoforte, in cui già si manifesta il naturale antiromanticismo del compositore romano. L’ascoltiamo nell’esecuzione di Grazia Raimondi al violino e di Giuliano Mazzoccante al pianoforte. A seguire le Invenzioni per pianoforte suonate da Roberto Prosseda. Scritte tra il 1942 e il 1944, le otto Invenzioni sono l’ultimo lavoro importante per il pianoforte di Petrassi. Las scrittura tende all’astrazione evocando sonorità non solo di altri strumenti ma anche della natura. Infine ascoltiamo la Sonata da camera per clavicembalo e dieci strumenti, che nel 1948 segna un’ulteriore tappa verso l’astrazione. La esegue Egida Giordani Sartori al clavicembalo con l’Orchestra da Camera della Radio di Roma diretta da Carlo Maria Giulini. Si tratta di una registrazione storica realizzata a Roma il 9 luglio 1949.