06/05 - 15.40
Martha Argerich e Nelson Freire, due giganti della tastiera, suonano pagine di Brahms, Rachmaninov, Schubert e Ravel per due pianoforti.
In apertura ascoltiamo le Variazioni su un tema di Haydn per due pianoforti, op. 56b scritte da Johannes Brahms nel 1873 prima per due pianoforti e poi per orchestra. L’attribuzione del tema a Haydn e incerta, tanto che oggi questa pagina viene chiamata anche Variazioni Sant’Antonio. La partitura si sviluppa infatti su un tema in si bemolle maggiore basato su una Chorale St. Antoni con otto variazioni e un finale.
A seguire troviamo le Danze sinfoniche op. 45 composte da Sergei Rachmaninov nel 1940, a chiusura del suo catalogo. Oltre alla versione per orchestra, che Rachmaninov offrì a Eugéne Ormandy, allora a capo della Philadelphia Orchestra, il compositore realizzò anche una versione per due pianoforti. La eseguì per la prima volta in pubblico a casa sua, a Long Island, insieme a Vladimir Horowitz.
È poi la volta del Rondò per pianoforte a quattro mani in la maggiore, op. 107, D 951 scritto da Franz Schubert nel 1828 poco prima di morire. Il brano inizia in tempo Andantino quasi Allegretto con un tema che ricorda un canto popolare. L’idea melodica viene sviluppata fino a diventare un secondo soggetto di pari importanza.
In chiusura La Valse, poema coreografico, versione per due pianoforti scritta da Maurice Ravel tra la fine del 1919 e l’inizio del 1920. La eseguirono a Vienna il 23 ottobre 1920 lo stesso Ravel e Alfredo Casella. Si tratta, come scriveva l’autore, di “una specie di apoteosi del valzer viennese, a cui si mischia (…) l’impressione di un turbinio fantastico e fatale”.