L’omaggio a Franz Schubert che vi proponiamo stamani parte dal Quintetto per pianoforte, violino, violoncello, contrabbasso in la maggiore D 667 “La trota”. I cinque movimenti che compongono l’unico quintetto del compositore austriaco furono scritti su richiesta del ricco mecenate Sylvester Paumgartner nel 1918. Il compositore utilizzò nell’Andantino come tema per le variazioni il suo Lied La trota, scritto due anni prima: da qui il titolo del quintetto. Su suggerimento di Paumgartner, violoncellista dilettante, il giovane Schubert non utilizzò l’organico classico del quintetto, sostituendo il secondo violino con il contrabbasso. Ascoltiamo questa celebre pagina cameristica nell’esecuzione di Dezső Ránki al pianoforte con membri del Quartetto Takács e Ferenc Csontos al contrabbasso.

Non a caso il nostro omaggio prosegue proprio con il Lied Die Forelle cantato dal baritono István Gáti accompagnato dal pianista Dezső Ránki. Dagli stessi interpreti ascoltiamo una selezione di altri Lieder: Der Musensohn, Standchen, An Sylvia e, da Winterreise, Der Lindenbaum, Fruhlingstraum, Die Post e Der Atlas.